I Bicchieri
Usare il bicchiere di vetro non è un vezzo da snob. Ogni birra che si rispetti ha bisogno del proprio bicchiere, in modo che ne possa esaltare i pregi.
La sua composizione e le sue proprietà (trasparenza, lucentezza) lo rendono “inerte” e permettono di osservare le caratteristiche della birra. Il bicchiere deve essere lavato con cura, possibilmente con detergenti inodori e senza usare il brillantante.
La forma del bicchiere è molto importante, non esistono bicchieri universali, anche se i bicchieri a chiudere da vino bianco o quello ISO sono un buon compromesso per coprire tutte le tipologie.
Le birre a bassa fermentazione, come le lager e le pils, non hanno profumi decisi e devono essere servite in un bicchiere stretto e slanciato, per ridurre al minimo il contatto con l’aria e la dispersione dell’aroma e per essere consumate velocemente.
Le alte fermentazioni, come le tripel, le belgian ale o le stout, sviluppano invece aromi più decisi e in alcuni casi possono anche evolvere con l’ossidazione e quindi prediligono calici ampi.
La schiuma svolge una importante funzione protettiva e antiossidante (oltre che estetica) e il suo sviluppo va favorito anche dalla spillatura. Prima di ogni utilizzo il bicchiere deve essere lavato e poi bagnato sotto l’acqua fresca in modo da portarlo vicino alla temperatura della birra.
Esistono vari tipi di spillatura (tedesca, belga) in ogni caso la cosa migliore, sia che si utilizzi la bottiglia che la spillatrice, è far cadere il liquido da una distanza di 5-15 centimetri in modo che la birra possa disperdere la CO2 in eccesso (e che finirebbe nel vostro stomaco) formando una bella schiuma. Ovviamente alcuni tipi di spillatura privi di gas (cask, pompa) e di birre (bitter, barley wine) non prevedono la formazione della schiuma.
Ecco un elenco dei principali bicchieri (Cliccate sul bicchiere se volete maggiori dettagli):