Published on Febbraio 16th, 2015 | by Il Birrafondaio
0Il colosso della birra Anheuser-Busch continua lo shopping nell’artigianale e quello della craft beer diventa un settore in cui investire capitali
Il mercato della birra negli Stati Uniti è cambiato in maniera sostanziale negli ultimi anni e, in un contesto in cui i consumi sono in declino, ha registrato una costanze riduzione delle vendite per i grandi gruppi a fronte di una vera e propria esplosione del movimento delle “craft beer”.
Di fronte a questo nuovo scenario, i “big” del settore non stanno a guardare e sembrano aver adottato una politica piuttosto semplice e diretta: se non puoi sconfiggere il tuo avversario, compralo.
L’acquisizione dei potenziali concorrenti è una pratica piuttosto diffusa sui mercati internazionali, ma nel caso del colosso Anheuser-Busch questo tipo di operazione sembra diventato un elemento fondamentale nelle strategie societarie. Solo negli ultimi mesi, come vi abbiamo riportato, il gigante AB ha messo le mani su 10 Barrel e Elysian, e ora sta puntando sul produttore di Tampa, in Florida, Cigar City’s Brewing.
Per il momento, ha spiegato il propriatario Joey Redner ai media locali, oltre ad un incontro interlocutorio non ci sono stati passi avanti verso una eventuale cessione, ma l’imprenditore spiega che la proposta ricevuta non è un caso isolato. Il profilo cercato in questo momento dai grandi produttori, spiega, è quello di un birrificio che disponga già di una struttra solida e di un buon livello produttivo: “Cercano realtà di piccole dimensioni, ma sulla base della loro definizione di ‘piccolo’: puntano infatti su birrifici in grado di produrre tra i 25 mila e i 100 mila barili all’anno”.
Redner delinea inoltre un quadro molto interessante di quanto sta accadendo nel settore e sul quale sarebbe forse utile riflettere. In un’intervista evidenzia infatti un fenomeno piuttosto recente: le offerte per l’acquisizione totale o di quote di birrifici artigianali negli Usa sono in continuo aumento, e questo non è una scoperta, ma non arrivano più solo da grandi gruppi industriali, bensì anche da fondi di investimento privati. “Quando si registra una crescita rapida in un settore – spiega -, ottieni la loro attenzione”.