Birre
Published on Dicembre 16th, 2014 |
by Il Birrafondaio
Extraomnes Imperial Zest
Articolo tratto da Una Birra Al Giorno
Arriva nelle spine dei locali tra aprile e maggio di quest’anno, ma qualcuno sull’imprescindibile Barbiera della Birra lo aveva previsto con un anno e mezzo d’anticipo: la Zest di Extraomnes raddoppia dando dando vita all’Imperial Zest, con tanto di cane con corona, scettro ed ermellino in etichetta.
Luigi d’Amelio/Schigi sceglie una delle birre più di successo del birrificio di Marnate, facilissima da bere ed dissetante compagna necessaria dei giorni più caldi dell’anno, e quasi ne raddoppia la gradazione alcolica per “sfidare” (forse un po’ per gioco) la moda brassicola di “imperializzare” qualsiasi stile.
Una contraddizione solo apparente, perché alla prova dei fatti anche l’Imperial Zest si rivela una birra dalla bevibilità quasi sconvolgente se si tiene presente la sua gradazione alcolica (9%).
Bottiglia molto fresca (due mesi di vita), che riempie il bicchiere di un opaco arancio; la schiuma, cremosissima e compatta, è fine e molto persistente. In una bevuta alla cieca, il naso potrebbe mettervi in difficoltà: la freschezza e l’asprezza pompelmo, mandarino, lime ed arancio si confrontano con la dolcezza della pesca gialla, dell’ananas e del litchi. Una macedonia di frutta quasi identica a quella della Zest “standard”.
Dovrete berla per intravedere le prime differenze, a partire dal corpo (medio) più sostenuto; la base maltata (pane, crackers) è il campo da gioco dove si sfidano nuovamente dolce (polpa d’arancia, pesca gialla) e zest (scorza d’agrumi, lime, pompelmo). Bisogna quasi sforzarsi e concentrarsi nella descrizione, perché questa Imperial Zest ha una bevibilità assassina ed il bicchiere si svuota con una velocità impressionante. Risulta meno amara e quindi più bilanciata rispetto alla Zest, con l’alcool che mette la testa fuori dal nascondiglio – molto subdolamente – solamente a fine corsa, come se fosse un autovelox alla velocità di bevuta che ti coglie in fragrante e ti multa: rallenta, questa non è una session beer.
Con il dolce, l’amaro ed lieve warming etico magistralmente assemblati tra di loro, l’Imperial Zest di Extraomnes è una splendida, profumata e pulitissima Belgian Strong Ale e probabilmente la compagna ideale se avete deciso di ubriacarvi ma non lo volete ammettere. Dovrete solo ordinarne qualche bicchiere e, uno dopo l’altro, lei si prenderà cura di voi.
Formato: 33 cl., alc. 9%, lotto 273 14, scad. 31/03/2016, pagata 4.30 Euro (beershop, Italia).
NOTA: la descrizione della birra è basata esclusivamente sull’assaggio di questa bottiglia, e potrebbe non rispecchiare la produzione abituale del birrificio.
Tags: birra, Birra Artigianale, Degustazioni, Extraomnes, Imperial Zest, Marnate, Rubriche, Schigi, UBAG, Una birra al giorno
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