Published on Settembre 10th, 2015 | by Il Birrafondaio
0La guerra della “craft beer”: Heineken compra Lagunitas e Brewdog smette di venderla nei suoi locali
Il mondo della “craft beer” a stelle e strisce è in pieno boom e come vi abbiamo raccontato nei mesi scorsi i grandi produttori industriali hanno fiutato il business avviando una “campagna acquisti” che non sembra destinata a fermarsi. L’ultima operazione è quella che ha portato Heineken ad acquisire il 50% di Lagunitas, il quinto produttore craft per dimensioni negli Stati Uniti.
Inevitabile, come già accaduto nei casi precedenti, che nel mondo della birra artigianale si riaccendesse il dibattito: far parte di un grande gruppo mondiale inficia la qualità del prodotto?
Quelli di Lagunitas, come tutti i loro colleghi prima, ribadiscono che l’accordo non minerà la l’indipendenza né condizionerà le scelte produttive, anche se qualcosa ai vertici del birrificio deve essere cambiato. A gennaio del 2013, infatti, il fondatore Tony Magee raccontava su twitter di aver ricevuto dei tentativi di approccio da un altro colosso del settore, Ab InBev, e di aver risposto che “preferiva morire lavorando come dipendente” piuttosto che vendere.
Come era inevitabile dal web sono arrivate una montagna di critiche, ma questa volta c’è chi dalle parole è passato ai fatti: il birrificio scozzese BrewDog, proprietario di una catena di locali, ha infatti annunciato, con un tweet di uno dei proprietari, James Watt, che smetterà di servire le birre Lagunitas ai clienti delle sue birrerie. A dire il vero neanche questa presa di posizione è stata molto apprezzata da parte dei follower di Watt, a dimostrazione del fatto che si tratta di una questione destinata a tenere banco tra gli appassionati e gli addetti del settore ancora a lungo.
Per noi ci sono pochi dubbi: grande, piccolo, indipendente o meno che sia il birrificio che la produce l’importante è che la birra sia buona e che non manchi mai.