Published on Novembre 26th, 2014 | by Il Birrafondaio
0La Storia della Birra/3 – IL MEDIOEVO, LA BIRRA ENTRA NEI MONASTERI ED INCONTRA IL LUPPOLO
Il Medioevo rappresenta una tappa fondamentale nella storia della birra. È in questa epoca, infatti, che la nostra bevanda comincia ad assumere le caratteristiche che oggi conosciamo. In questo periodo storico la birra è oramai diffusa in tutto il continente europeo e, soprattutto nel Nord e nell’Est, viene consumata quotidianamente, anche per il suo importante ruolo nutrizionale. Nelle zone più calde, pur diventando una bevanda piuttosto comune, generalmente è un prodotto riservato alle classi sociali più basse.
In generale la birra era consigliata perché considerata più salutare dell’acqua che, in quell’epoca era molto spesso contaminata. Il processo di cottura del mosto, lo sviluppo di alcol e il basso ph contribuivano a rimuovere gli organismi nocivi e assicuravano l’eliminazione dei principali rischi di contaminazione.
Nel Medioevo la produzione cominciò a diffondersi nei monasteri e questo determinò un primo cambiamento culturale: fino a quel momento ad occuparsi della produzione e mescita della birra erano soprattutto le donne, mentre da quel momento sarebbero stati soprattutto gli uomini.
Una spinta decisiva allo sviluppo e alla diffusione di questa bevanda arriva tra il nono e l’undicesimo secolo, quando viene introdotto un elemento fondamentale, ovvero il luppolo. Prima infatti, la birra veniva aromatizzata con una miscela di spezie e doveva essere consumata in tempi molto brevi, mentre le proprietà conservanti del luppolo ne consentivano una maggiore durata e quindi anche la trasportabilità.
È nei comuni tedeschi che, attorno al 1200, l’utilizzo del luppolo viene perfezionato e la produzione assume di conseguenza altre caratteristiche, con una professionalizzazione delle figure coinvolte. Il “modello tedesco” si diffonde gradualmente nei Paesi Bassi, nelle Fiandre ed in Inghilterra.
Articolo presente nella nostra Rivista “Il Birrafondaio” Anno 1 Numero 3