Published on Novembre 25th, 2014 | by Il Birrafondaio
0Usa, le birre artigianali vendono più della Budweiser
Venticinque anni fa era la birra più venduta degli Stati Uniti, oggi Budweiser è stata idealmente scalzata dalla terza piazza della classifica dal settore artigianale. Ebbene sì, le “craft beer”, nel loro complesso, oggi vendono più di quella che era considerata la “King of beers” solo qualche anno fa. Ad analizzare il fenomeno è il Wall Street Journal che sottolinea come oggi la Budweiser venda 16 milioni di barili l’anno, al termine di una discesa in picchiata iniziata 25 anni fa, quando si avvicinava ai 50 milioni di barili. Come ammette un’analisi dei proprietari del marchio, il colosso Anheuser-Busch InBev, il 44 per cento dei giovani americani tra i 21 e i 27 anni non l’ha mai provata. Se l’americano medio oggi preferisce spesso la versione “light”, la Bud light è attualmente al primo posto nella classifica delle vendite nel Paese, o la Coors, che occupa il secondo posto, negli Usa sono sempre di più i consumatori che scelgono le artigianali. Il risultato è che per la prima volta, quest’anno, il mercato delle “craft beer” vale più di quello della storica “Bud”, superando i 16 milioni di barili.
Secondo l’analisi del Wall Street Journal oggi Budweiser può contare su una quota di circa il 7,6 per cento dei 100 miliardi di dollari che vale l’intero mercato americano, mentre solo dieci anni fa ne deteneva oltre il 14,4 per cento. A determinare questo crollo sono soprattutto le nuove generazioni, attratte dalla possibilità di sperimentare nuovi aromi e sapori.
Per questo il colosso della birra ha scelto di puntare sui giovani: nel 2013 ben 4,6 milioni di ragazzi hanno compiuto 21 anni, il più alto picco dal Baby Boom, e a loro sono dirette campagne di marketing sempre più aggressive e mirate. Peccato che in questa fascia demografica, secondo i sondaggi, il 15% scelga solo birre artigianali e che questa percentuale stia aumentando di circa due punti ogni anno.